Emile Gallè , maestro vetraio,pioniere dell'Art Nouveau
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Emile Gallè , maestro vetraio,pioniere dell'Art Nouveau

Martedì 07 Maggio 2013



Emile Gallé Nato a Nancy nel 1846 è stato un famoso vetraio francese.Inizia già da bambino a lavorare nella vetreria del padre e prestissimo la sua indole creativa e sperimentatrice si manifestò grazie anche agli studi di botanica e mineralogia a cui si dedicava . Dopo un soggiorno a Londra rimase affascinato da una collezione di vetri giapponesi. La natura e l’oriente sono il punto di partenza dell'arte di Gallé .Con la sua passione per le forme armoniose del mondo della natura , e dalla sensibilità per la linea aggraziata derivante dall’arte giapponese Emile Gallè è stato sicuramente uno dei più grandi maestri dell’Art Nouveau . La sua firma resta nella storia dell’arte del vetro quella di un geniale e poliedrico artista che ha segnato il gusto di un’epoca e costituito un punto di riferimento per i contemporanei.

Le tecniche utilizzate nella produzione dei suoi manufatti sono numerose e complesse. Nel primo periodo, quello che va dal 1874 al 1884, detto “trasparente“, prevalgono soggetti ornamentali e storici dipinti a smalto che permette, con l’utilizzo congiunto di smalti lucidi  e opachi, di ottenere effetti luminosi simili alle vetrate. Grazie al suo ricettario di ossidi coloranti (ferro, manganese, rame, cromo) ottiene vetri con effetti di colori completamente originali.

A partire dal 1884 nascono i vetri detti “opachi”, e si moltiplicano le tecniche spesso simulanti gocce d’acqua, imitazioni del marmo e altre pietre dure),e con  inclusioni di lamine di metallo (oro, argento, platino).
Grandissimo sperimentatore, Gallè è anche l’inventore di nuove tecniche, come quella che permette di rendere con il massimo realismo i particolari biomorfi delle sue opere con la quale per la prima volta viene applicata al vetro la tecnica tipica della lavorazione del rame intagliando la superficie del vetro. altra lavorazione  di Gallé sono  i vetri a cammeo: si tratta di vetri lavorati a strati (normalmente due, ma anche tre o quattro) incisi in laboratorio con grande abilità alla ruota o alla mola per ricavarne il decoro negli strati di diverso colore.
La più importante e originale innovazione tecnica è però la marqueterie , di cui Gallé depositerà anche il brevetto, e che lo renderà famoso. L’esecuzione è simile all’intarsio in ebanisteria: alcune lamelle di vetro colorato dalle forme predeterminate, vengono dal vetraio incastonate direttamente nel corpo del vaso incandescente e molle , quindi il vetro ancora caldo viene fatto rotolare sulla lastra di marmo o di ghisa per dissipare e fondere le asperità rimaste.Dal 1890 Gallé incomincia la cosiddetta “lavorazione chimica” producendo i “vetri industriali”, ma non per questo di scarso valore artistico, anzi alcuni di elevata qualità. La lavorazione, effettuata con la tecnica della gravure, permette ad Emile Gallé, ormai artista affermato, di creare un’arte accessibile a tutti. Supportato da una cerchia di collaboratori di eccellenza come Victor Prouvé, Louis Hestaux, Emile Munier,il maestro riuscì in pochi anni ad ingrandire l’industria Gallè con l’apertura  in Inghilterra e Francia di nuovi negozi. Presentò le sue opere a Chicago, Bruxelles, Stoccolma, Dresda, Londra, Francoforte,Pietroburgo,Karlsruhe, Anversa, Torino,Saint-Louis e Parigi.

Ammalatosi di leucemia muore nel 1904 a 56 anni.